Scatto foto da quando avevo 16 anni, correva l'anno 1986. Ho iniziato con una Olympus OM10 (che ancora ho). In famiglia e nella mia comitiva ero quella che rimaneva sempre indietro a fotografare architetture e che "rubava" ritratti degli amici quando non si accorgevano di essere immortalati. I primi passi che ho fatto nel mondo della fotografia sono stati per conto di alcuni fotografi: ero lo "scattino" (prendevo foto al volo degli invitati ad un matrimonio e correvo a svilupparle nell'intervallo del pranzo nuziale, per poi proporle a ciascuno dei soggetti e venderle ....oggi sarebbe considerato di pessimo gusto, mentre allora abbastanza normale).
Ho ripreso a coltivare la mia passione di scrivere con la luce una decina di anni fa, con la fotografia
d'interni, grazie alla quale sono passata dall'analogico al digitale proseguendo poi col reportage per eventi, con i ritratti, con la pet photography, con la still life etc. Prediligo le foto senza pose, gli attimi
(che passano) da cogliere al volo. In un mondo in cui abbiamo fatto il callo a tante costruite apparenze, a me riesce ancora di emozionarmi osservando una foto (meglio se stampata) e allora spero di riuscire a far emozionare qualcun altro nello stesso modo.
Quando mi chiama un cliente per un incarico, chiedo di incontrarlo di persona o almeno
di farci una chiacchierata al telefono o una videochiamata.
Questo perchè le foto spesso coinvolgono momenti di vita importanti e ho bisogno di farmi un'idea
di chi ho davanti, di cosa si aspetta da una (mia) fotografia e di cosa
vorrebbe ritrovarci dentro quando la riguarderà, domani o tra vent'anni.
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